Intervento all’Assemblea SIU del 26.3.2011

Resoconto dell'attività svolta dal Direttivo uscente,
proposta e impegni del nuovo Direttivo
Intervento di Alessandro Balducci, Segretario


Ai Soci SIU

Lo scorso anno l’Assemblea della SIU ha dato mandato al Segretario appena eletto Alessandro Balducci di giungere alla assemblea del 2011 con una proposta per la costituzione di un nuovo direttivo, visto che non era stato possibile raggiungere un accordo in quella sede ed il direttivo uscente era stato prorogato nella composizione seguente:

Cristina Bianchetti, Marco Cremaschi, Luciano De Bonis, Paola Di Biagi, Paolo Fusero, Francesco Infussi (tesoriere), Maria Valeria Mininni, Mosè Ricci, con Nicola Giuliano Leone come Presidente

Durante questo anno abbiamo svolto un numero notevole di incontri di direttivo introducendo una formula di riunioni via Skype che ci ha consentito di intensificare i contatti.

• Abbiamo lavorato molto sulla conferenza collegialmente e questo è testimoniato dalla qualità dei lavori e delle relazioni messe in campo, dalla capacità di coinvolgere giovani e meno giovani;
• Abbiamo partecipato assieme ad INU e Ancsa alla organizzazione in Dicembre del convegno su Astengo;
• Abbiamo ripreso i contatti con il CUN con appositi incontri;
• Abbiamo messo a punto il profilo di una iniziativa sulla Ricerca Prin ed europea nel nostro campo;
• Abbiamo lavorato alla raccolta dei diversi materiali sul tema delicato delle pubblicazioni scientifiche;
• Abbiamo messo mano ad una riprogettazione del sito su cui i colleghi diranno qualcosa;

Ringrazio tutti perché abbiamo lavorato in un clima di vera collaborazione e condivisione tra tutti e li debbo tutti ringraziare.
Infine abbiamo iniziato a ragionare sui problemi di governance della SIU e vi espongo le riflessioni che ci hanno condotto ad una proposta condivisa.
In primo luogo ci sembra importante sottolineare come la SIU si stia sempre più caratterizzando come una società accademica, che promuove il confronto tra docenti e ricercatori attivi nel campo dell’urbanistica e delle politiche urbane e territoriali in Italia.

La conferenza è diventata un appuntamento importante che mette in relazione generazioni diverse di ricercatori e che offre l’occasione per fare il punto sullo stato della ricerca e dell’insegnamento dell’urbanistica in Italia. Le ultime tre conferenze hanno assunto un carattere sempre più accurato dal punto di vista dell’organizzazione, sempre più capaci di offrire ai partecipanti un panorama della ricerca in corso nel nostro paese e di consentire dunque il posizionamento, anche dei giovani ricercatori rispetto agli sviluppi del dibattito disciplinare. Riteniamo che questo consolidamento sia un punto di arrivo che ha ormai stabilito un formato ed uno standard qualitativo originale che costituisce la nostra forza.

Questa forza dovrebbe aprire verso altri compiti che sono connessi alla attività di una società accademica. Tra questi:
• il supporto alla ridefinizione degli ordinamenti didattici delle scuole in una fase di continui cambiamenti legislativi;
• il supporto ai processi di valutazione della qualità dei prodotti scientifici, problema specifico per l’area, e sempre più sentito da tutte le realtà;
• lo stimolo nei confronti di una produzione tecnica e scientifica di qualità, attraverso i premi come il Premio Giovanni Ferraro;
• PhD workshop;
• il lavoro di gruppi tematici che continuano il lavoro della Conferenza.

Nessuna altra società ci sembra coprire attualmente o potenzialmente questi compiti. Anzi abbiamo il compito e la responsabilità di tenere in rete più stretta altre società che si muovono sullo stesso terreno
• UrbIng e società dei territorialisti
• il coordinamento dei dottorati

Ci sono una serie di problemi che vanno però affrontati.
Di fronte a questa prospettiva bisogna osservare che l’andamento del tesseramento è piuttosto irregolare, e che è difficile pertanto garantire sia livelli accettabili di professionalizzazione della società dal punto di vista organizzativo, sia, problema più importante, una rappresentatività più ampia che consenta a tutte le realtà territoriali di rimanere in contatto con la SIU  e di animarne l’attività al di là della occasione della Conferenza. Come affrontare questi problemi ?

1. Primo aspetto
L’attuale sistema non ci consente di avere una rappresentanza effettiva nella SIU di tutti i gruppi di sede che in essa sono attivi e le lacerazioni dello scorso anno nella individuazione di un nuovo direttivo lo dimostrano. Ho avuto l’esperienza di un’altra società accademica, l’AESOP, che funziona nel modo seguente: i diversi Paesi membri eleggono un rappresentante che va a far parte del Consiglio dei Rappresentanti. Il Consiglio si riunisce tre volte nel corso dell’anno di cui una durante la Conferenza annuale.
Le due riunioni del Consiglio dei Rappresentanti, che mobilitano un gruppo ampio di membri, sono l’occasione per la realizzazione in parallelo di iniziative di approfondimento su temi di rilievo. In seno al Consiglio viene votata una snella giunta esecutiva che comprende funzioni specifiche:

• Presidente
• La segreteria organizzativa
• Il tesoriere
• Sito e comunicazione
• Animazione dei gruppi tematici e rapporti con le altre organizzazioni nazionali ed internazionali
• Rappresentante degli young academics
• Referente per la organizzazione dei congressi

Quando si rende necessario aggiungere funzioni specifiche queste possono essere facilmente integrate. La assemblea annuale si svolge poi in occasione del Congresso, approva il bilancio e le proposte della Giunta esecutiva e del Consiglio dei rappresentanti. Se sostituissimo ai Paesi le diverse realtà territoriali interessate: scuole o dipartimenti, penso che potremmo facilmente pensare ad una struttura funzionante molto simile. La Giunta esecutiva oltretutto fatta di un numero limitato di persone può svolgere riunioni più frequenti con contatti Skype così come abbiamo già sperimentato con il direttivo uscente.

2. Secondo aspetto
La struttura dell’AESOP, come quella di molte altre società accademiche si basa su una membership istituzionale come fonte principale di finanziamento, mentre i membri individuali costituiscono una forma in qualche modo accessoria, che fa riferimento a realtà dove gli insegnamenti di urbanistica sono più eccezionali. Le conferenze sono autofinanziate con la fee.

3. Terzo aspetto 
All'assemblea di Bari è stato introdotta la figura del presidente oltre a quella del segretario. La fase di prima sperimentazione ha messo in evidenza che nella definizione dei compiti ci sono ampie sovrapposizioni rispetto alla figura del segretario. Sarebbe opportuno ridefinire meglio i ruoli indicando una funzione di Presidente onorario, che ci consenta di mantenere un contatto con la generazione dei membri fondatori senior, ma lasciando con più chiarezza le funzioni di guida della Società ad una unica figura, quella del segretario-presidente come è normalmente nelle società accademiche. Anche questo è un tema da mettere a punto.

Mi sembra di poter dire che questo sistema potrebbe garantire sia la soluzione di problemi di funzionamento e di governo. Per muoverci in questa direzione occorre però apportare delle modifiche statutarie che possono essere approvate solo dopo una ampia consultazione. 
La proposta del direttivo uscente è dunque quella di aprire una fase di revisione dello statuto e di riassetto organizzativo, cominciando ad aprire il confronto in assemblea e concludendo il percorso  con la conferenza del prossimo anno. A valle di questa assemblea, se le proposte verranno condivise, faremo circolare un primo documento di intenti su cui raccogliere osservazioni per arrivare alle modifiche statutarie il prossimo anno.
Per fare questo, i membri del direttivo che erano stati confermati per un anno nell’assemblea del 2010 si presentano tutti dimissionari e propongono di eleggere un nuovo direttivo di colleghi più giovani, con un profilo di giovani studiosi, già abituati a dialogare con il mondo cui affidare il compito di portare avanti la Società e le iniziative già delineate.
Dal momento che il numero dei membri eletti non ci consente di dare vece a tutte le sedi attive nella siu la proposta è di confermare un primo gruppo di colleghi che lo scorso anno si erano proposti e che la assemblea aveva approvato come responsabili di gruppi tematici

Alcuni nomi erano stati già individuati lo scorso anno, come potenziali animatori di gruppi tematici:
• Michelangelo Russo (Napoli)
• Roberto Bobbio (Genova)
• Elena Marchigiani (Trieste)
• Luca Gaeta (Milano)
A questi colleghi potrebbero affiancarsi due altri colleghi:
• Massimo Angrilli (Pescara)
• Daniela De Leo  (Roma 1)
E due colleghi che dovrebbero avere il compito di integrare le altre società accademiche
• Maurizio Tira (Brescia, per il collegamento con la rete UrbIng)
• Daniela Poli (Firenze, per il collegamento con la Società de Territorialisti)

Questa è dunque la proposta che il direttivo all’unanimità sottopone alla approvazione della assemblea.

Alessandro Balducci


 

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