Nei discorsi sul paesaggio oggi possono essere riconosciute due posizioni estreme e radicalmente divergenti, che si specificano l’una per sottrazione dell’altra: una visione del paesaggio vicina alla quotidianità e immersa nella concretezza dell'abitare (anche nelle sue forme marginali e precarie), che in parte trova le proprie motivazioni nella Convenzione europea del paesaggio (2000); una visione a distanza che, puntando lo sguardo su eccellenze ed eccezionalità, appare per certi versi ancora legata a un approccio conservativo ed estetizzante.
Plurale e popolare la prima, egemone e centralistica la seconda, queste due posizioni non solo delimitano il campo d’azione del “progetto del paesaggio per l’urbanistica”, ma lo sollecitano a prendere le distanze dalle facili semplificazioni cui entrambe possono alludere. Lo invitano a mettere in crisi le visioni demiurgiche del piano e del progetto, senza rifugiarsi nell’enfasi eccessiva delle dimensioni processuali; a sperimentare strumenti in grado di esplorare in maniera non scontata gli spazi dell’abitare contemporaneo e le intenzionalità del contesto, costruendo nuove occasioni di dialogo tra progettazione urbana e territoriale, tra diversi attori, linguaggi e pratiche di trasformazione e gestione.
Considerazioni che i paper presentati hanno sviluppato, proponendo un ampio repertorio di esperienze e suggestioni discusse nelle due sottosessioni in cui è stato articolato l’Atelier.
Il contributo di Elena Marchigiani, A cosa serve oggi parlare di paesaggio?, rilegge criticamente gli esiti della discussione, ricollocandoli all’interno di uno spettro più ampio di questioni del e sul progetto di territorio.
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Sottosessione 1
Invited speaker: Roberto Camagni
Discussant: Marco Cremaschi, Elena Marchigiani
La prima sottosessione dell’Atelier ha inteso ragionare su quanto e come le prospettive interpretative e progettuali introdotte dalla Convenzione europea del paesaggio suggeriscono percorsi innovativi per la definizione di politiche, strumenti e processi di governo della città e dei territori contemporanei. I temi su cui i partecipanti sono stati invitati a riflettere hanno riguardato in particolare: governance del paesaggio come stimolo all’individuazione di nuovi campi e stili dell’azione pubblica (dall’abbandono di formule gerarchiche tradizionali all’assunzione di approcci relazionali alla costruzione di modalità di governo del territorio improntate all’interazione di politiche, attori e settori di intervento); rapporti tra sapere comune, strumenti e processi di pianificazione (come la percezione dei valori del paesaggio può essere indagata e introiettata nei contenuti di piani e progetti); attivazione di pratiche “propedeutiche” all’interazione con i soggetti locali (l’esigenza di confrontarsi con interlocutori consapevoli presuppone l’implementazione di processi tesi ad attivarne la mobilitazione, sollecitando un ripensamento di ruoli e pratiche del “sapere esperto” e un’apertura verso linguaggi “altri”).
I paper
• La “percezione sociale” nelle politiche urbane e nei processi di piano e di progetto
Franca Balletti, Silvia Soppa
• La simulazione di un parco partecipato. Il caso dei “Paduli” in provincia di Lecce
Juri Battaglini, Valentina Battaglini, Gaetano Fornarelli, Giuseppe Greco, Marco Lazzari, Mauro Lazzari, Alessandra Lupo (Associazione LUA)
• Periferie e paesaggi del quotidiano. Forme, usi e processi nella costruzione di spazi del pubblico
Massimo Bricocoli, Elena Marchigiani
• Paesaggi interiori narrazioni e memorie nella città pubblica
Francesca Cognetti
• Intelligenza dei paesaggi urbani come indicatore di sostenibilità
Felicita Forte
• Il paesaggio rurale: dall’evoluzione culturale e normativa ai piani strategici di coordinamento
Mauro Francini, Annunziata Palermo
• La percezione pubblica dei valori del paesaggio: l’Atlante delle segnalazioni del PPTR della Puglia
Fabio Lucchesi
• Il Patto tra città e campagna nel nuovo Piano Paesaggistico della Regione Puglia
Grazia Maggio
• Progetto di paesaggio e governance: nuove prospettive per lo sviluppo dei territori
Gabriella Pultrone
• Pratiche narrative di costruzione di paesaggi
Ilaria Vitellio
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Sottosessione 2
Invited speaker: Matelda Reho
Discussant: Cristina Bianchetti, Elena Marchigiani
La seconda sottosessione dell’Atelier si è concentrata sui rapporti tra abitare e paesaggio, problematizzando i due termini e cercando di capire quanto, allo stato attuale degli studi, il riferimento al paesaggio muti la nozione stessa di abitare relativamente ai rapporti tra pratiche, usi, spazi. In via subordinata l’Atelier si è occupato del mondo in cui questo nesso incide sulla riscrittura del progetto urbano. La discussione si è sviluppata lungo diverse traiettorie, tra loro fortemente connesse, tese a sollecitare (in forma volutamente provocatoria) una riflessione critica su alcune questioni: quanto il riferimento al paesaggio contribuisce a rideclinare il tema del “vivere insieme individualmente” e come tale riferimento rischia di flettersi nelle forme dure del “comunitarismo identitario”, o in quelle vaghe del ritorno a un “umanesimo” che celebra la pluralità di riti, sensazioni, immaginari; quali matrici, linguaggi, esperienze articolano il campo entro il quale può oggi essere ascritto il progetto di paesaggio e come il frequente appello a prospettive autogenerative, a processi di autoproduzione e autogestione delle trasformazioni da parte delle popolazioni locali si ripercuote sul ripensamento del ruolo sociale e della responsabilità del progettista; cosa aggiunge il riferimento al paesaggio alle pratiche e alle ideologie del progetto urbano, con particolare riguardo alla messa a fuoco di spazi e campi d’intervento, valori, forme di comunicazione e rappresentazione.
I paper
• Paesaggio come progetto dei desideri degli abitanti, dei cittadini, del mondo
Stefano Aragona
• Percorsi fra i paesaggi interni ed esterni, dal domestico al collettivo, della città pubblica
Antonella Bruzzese
• Land (e) Scape. Sui tratturi di Manfredonia attraversare il paesaggio come progetto della conoscenza
Marco Degaetano, Roberto dell’Orco, Patrizia P. Pirro
• Abitare la soglia. Il rapporto tra paesaggio e abitare nella costruzione della città contemporanea
Antonio di Campli
• Il paesaggio urbano e i fenomeni migratori
Mario Francini, Maria Colucci
• Paesaggi di città ordinarie
Marco Mareggi
• Ipotesi di abitabilità tra città e campagna
Mariavaleria Mininni
• Paesaggi spostati, scomposti, reinventati: nuovi linguaggi tra spaesamenti, marginalità, migrazioni
Letizia Montalbano, Marta Garimberti
• Paesaggi della con-divisione. Ripensare lo spazio aperto della città pubblica
Stefano Pendini, Gianfranco Orsenigo
• Il paesaggio: vedere e progettare come? Intuitive visioni, tra sapere esperto, sapere comune e azione
Flavia Schiavo
• La percezione sociale del paesaggio: le mappe di comunità
Aldo Summa
Elena Marchigiani è Ricercatrice di Urbanistica, Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana, Università degli studi di Trieste. emarchigiani(at)units.it