NEW! Disponibile la Call for Papers della XVIII Conferenza SIU
New Call for Abstracts Deadline: 02.03.2015
New Call for Papers Deadline: 04.05.2015
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Il nostro Paese sta attraversando un profondo e prolungato periodo di crisi. Numerose e differenti iniziative stanno riflettendo sulle sue condizioni e sulle trasformazioni che lo stanno cambiando profondamente. Negli anni recenti da più parti è emersa la necessità di tornare a esaminarne a fondo le condizioni territoriali, socio-economiche e culturali, cercando di comprendere cosa sta succedendo e di mettere a punto idee, immagini, progetti e politiche per un diverso futuro.
In questo contesto, appare utile tornare a osservare direttamente i fenomeni, intendendo la crisi non solo come fase di declino economico, ma come transizione che segnala l’emergere di fenomeni nuovi; non come un periodo circoscritto che si tratta di “superare”, ma come processo che comporta l’allentarsi di paradigmi interpretativi e la necessità di nuove strategie conoscitive: dunque come pre-condizione per la crescita della conoscenza. E’ necessario uscire dalle nostre biblioteche, mettere in sordina le interpretazioni fin qui accumulate per tornare a rilevare e fare esperienza di ciò che sta avvenendo, per provare a raccontare nuovamente il Paese.
Accanto a seminari e convegni, numerosi libri propongono nuove immagini del Paese a partire da esplorazioni e viaggi, passeggiate e incontri. Sulla stessa linea si situano trasmissioni televisive dedicate alle situazioni critiche diffuse nel Paese (distretti in difficoltà, territori inquinati, corruzione), oppure esplorazioni fotografiche, romanzi, racconti e film che, come Sacro GRA di Gianfranco Rosi, amplificano il senso dei casi indagati facendoli diventare «collettori di storie a margine di un universo in espansione». Un insieme di contribuiti che prendono la forma di rapporti, diari di viaggio, mappe, atlanti, regesti e costituiscono sicuramente un’importante sfondo di riferimento per chi oggi voglia riflettere sulle condizioni del nostro Paese.
Entro questo articolato e ricco contesto di contributi si inserisce anche la XVIII Conferenza Nazionale della SIU, pensata come riflessione collettiva intorno alle condizioni e prospettive del Paese che, dopo le grandi trasformazioni vissute nella seconda metà del Novecento, sta ora attraversando una fase di profonda crisi che può e deve aprire verso nuove e diverse prospettive di intervento e di governo del territorio.
Il titolo Italia ’45-’45. Radici, condizioni, prospettive intende fare riferimento a ciò, alla necessità di riflettere con quanta più chiarezza possibile sul presente, sulle condizioni del territorio e delle città italiane sullo sfondo dei processi che le hanno determinate e al contempo guardare in avanti, in prospettiva: riconoscendo la necessità di lavorare al futuro, di immaginare scenari, costruire visioni, piani, progetti e politiche territoriali per il Paese con una prospettiva di lungo periodo.
Ampliare lo sguardo quindi, uscire dalle contingenze dettate dalla crisi per costruire un bilancio e un’apertura al futuro. Traguardare il Paese dal punto di vista dell’urbanistica, riflettendo sugli innumerevoli progetti impliciti ed espliciti che si sono alternati nel secolo preso a riferimento e che possiamo intravedere per i prossimi decenni.
Per fare questo, la Conferenza SIU 2015 intende proporsi anche come incontro non formale ma sostanziale con altri campi del sapere sullo stato del nostro Paese. Proporsi come trading zone, ambito di confluenza e di scambio di idee, riconoscendo che spesso l’innovazione si produce dall’incontro con altri saperi, argomenti, linguaggi, forme interpretative e proiezioni. Perché anche in questo risiede la sua specificità: in un momento di crisi, riconoscere temi e questioni rilevanti per il Paese – con uno sguardo capace di partire da interpretazioni di lungo periodo proiettandosi verso il futuro – è uno sforzo che dobbiamo compiere anche attraverso un intenso dialogo con altri saperi e soggetti; nell’idea che la Conferenza non sia tanto e solo un incontro di urbanisti, ma un confronto utile per gli urbanisti.
Pensando che anche una riflessione sull’urbanistica, sulle condizioni generali della nostra disciplina – nel campo della prassi come dell’università – non possa essere condotta in astratto ma piuttosto a partire dai temi e dai problemi che la condizione del nostro Paese sollecita. Contribuendo, assieme ad altri, a definire agende e priorità da portare all’attenzione della società civile e viceversa, cogliendo ed elaborando i segnali che la società civile ci comunica. Si tratta quindi di riflettere in profondità, provando ad interpretare correttamente ciò che sta avvenendo e avanzando proposte pertinenti ed efficaci.
Considerando la consueta distinzione tra sessioni plenarie e sessioni parallele, la Conferenza SIU 2015 intende quindi porre al centro dell’attenzione una serie di fenomeni (articolati nelle sessioni parallele) a partire dai quali sviluppare riflessioni comuni con altri saperi, costruire nuove interpretazioni, mettere in tensione i paradigmi, costruire nuovi quadri di senso per un’urbanistica capace di immaginare strumenti e azioni d’intervento per ripensare il nostro futuro. Il programma resta aperto a proposte integrative o precisazioni degli argomenti che potranno giungere dai soci e dai partecipanti.
ATELIER | Entro questo quadro, le proposte saranno valutate dai coordinatori degli atelier. I temi degli atelier si articolano come segue:
ATELIER 1
• Territori dell’economia
Coordinano: Stefano Munarin, Maurizio Carta
La crisi che ha travolto il sistema economico italiano in questi anni sta ridisegnando il rapporto tra il territorio e i processi produttivi. Considerando le loro reciproche influenze, osservando il territorio italiano unitamente ai processi di trasformazione economico-produttiva, quali assetti ed articolazioni è possibile cogliere? Tra crisi della grande industria e tenuta delle multinazionali tascabili, ristrutturazione dei distretti, delocalizzazione, ripresa della manifattura legata al made in Italy e nuova polarizzazione terziario/metropolitana, quali geografie presenta oggi il sistema economico-produttivo italiano? Come la produzione di beni e servizi si intreccia con l’assetto insediativo e infrastrutturale? Come tutto ciò sta ridefinendo centralità e marginalità? Quante e quali “Italie” è possibile riconoscere oggi? Quali ricadute ha tutto ciò sull’assetto insediativo e sulle relative politiche territoriali? Quali scenari e politiche territoriali si possono delineare a partire da questi processi?
ATELIER 2
• Spazio dell’agricoltura tra produzione e riproduzione
Coordinano: Viviana Ferrario, Mauro Francini
Negli ultimi anni il dibattito urbanistico ha riservato una crescente attenzione alle attività agricole e allo spazio dell’agricoltura. La società contemporanea esprime nei confronti dello spazio coltivato esigenze diverse: produzione di derrate alimentari e di biomasse a scopo energetico, conservazione dell’ambiente e della biodiversità, servizi alle popolazioni urbane e occasioni di socialità, riproduzione del patrimonio culturale. Si tratta di richieste contrastanti che entrano facilmente in conflitto tra loro, mettendo a dura prova il concetto di multifunzionalità dell’agricoltura. L’esperienza di questi ultimi anni insegna quanto sia difficile pensare di conciliare queste esigenze, se non nel quadro di un nuovo progetto di territorio. Si aprono così nuovi scenari per l’urbanistica e per la pianificazione territoriale, in particolare nel ripensare interpretazioni, approcci, progetti, strumenti, politiche per i territori della città contemporanea.
ATELIER 3
• Un territorio sempre più a rischio
Coordinano: Francesco Musco, Matteo di Venosa
Climate change, emergenza idraulica e geologica, consumo di suolo, riduzione della biodiversità emergono come insieme di fenomeni estremi che insidiano la vita delle comunità; contemporaneamente gli investimenti necessari per mettere in sicurezza il Paese sembrano richiedere uno sforzo economico e di programmazione eccessivo. Tuttavia, negli ultimi anni, spesso come risposta a direttive e programmi promossi dalla Commissione Europea, molte città europee ed internazionali hanno avviato piani e progetti sperimentali per incrementare la resilienza dei sistemi urbani e territoriali agli effetti del climate change. L’Italia ha appena approvato la propria Strategia Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNAC), e il passaggio alla pratica dell'integrazione con i sistemi di pianificazione e relativi investimenti per mettere in sicurezza il Paese richiede uno sforzo di programmazione e di costruzione di strategie e progetti assai rilevante. In questa prospettiva appare fondamentale la sperimentazione e l’innovazione degli approcci per intervenire sul territorio, come nel caso del “metabolismo urbano” che cerca di governare gli scambi di flussi tra ambiente e territorio, in accordo con altre discipline.
ATELIER 4
• Miseria e ricchezza. Nuove popolazioni, dinamiche insediative, processi di esclusione e inclusione
Coordinano: Giovanna Marconi, Daniela De Leo
Dinamiche demografiche ed economiche, nuove articolazioni dei movimenti migratori internazionali ed interni e la conseguente pluralizzazione (che spesso degenera in frammentazione) delle società urbane contemporanee, determinano rapidi processi di abbandono, riconquista e risignificazione di parti di città e di territori (spazi pubblici, quartieri, sistemi locali di comuni medio-piccoli). L’emergere di nuovi gruppi portatori di interessi e culture diverse moltiplica le “domande di città” ridisegnando le relazioni spaziali tra centro e periferie urbane e territoriali. La polarizzazione tra ceti medi e nuovi poveri e la loro relazione con l’organizzazione dello spazio urbano che si fa sempre più “spazio di soglie” e di confini interni, richiedono negoziazioni quotidiane e mediazioni esperte.
ATELIER 5
• Trama pubblica e giustizia spaziale
Coordinano: Cristina Renzoni, Francesco Chiodelli, Giovanni Marinelli
L’insieme delle dotazioni urbane costituisce una delle principali infrastrutture collettive del Paese, strumento per la promozione di maggiore efficienza statica degli insediamenti e attivatore di processi di coesione e inclusione sociale. Nel garantire una accessibilità estesa alla città, esso diventa strumento di promozione di forme di giustizia spaziale. Sempre più di frequente la produzione di “beni collettivi”, di una nuova trama pubblica fatta di spazi di prossimità, di spazi in comune, avviene attraverso l’attivazione di nuove forme di welfare. La promozione di inedite strutture e processi di associazione e cooperazione, coinvolge le comunità insediate nella riorganizzazione dei servizi collettivi, nei fenomeni emergenti di riuso temporaneo o nella trasformazione di spazi naturali e ambientali in “beni comuni”. Queste trasformazioni spesso puntuali richiedono cornici di senso, scenari e visioni su come riorganizzare la trama pubblica.
ATELIER 6
• La casa e l’abitare
Coordinano: Laura Fregolent, Giovanni Laino
La questione abitativa si pone oggi non tanto nei termini di “quante case per quanti abitanti”, ma “quali case per quali abitanti” e del persistere e dell’acuirsi dei problemi nella sfera dell’abitare. La sessione intende far emergere questioni diverse che ruotano intorno alla questione abitativa e che intersecano: pratica quotidiana, nuove forme dell’abitare, nuovi bisogni e domanda di abitazioni ma anche problematiche legate ad esempio alla speculazione edilizia. Il dibattito e le sperimentazioni più recenti pongono l’accento sui temi della concertazione e della costruzione di nuove partnership pubblico-privato per la produzione di abitazioni da destinare a segmenti di popolazione debole; ma anche sul tema del riuso e della riqualificazione dell’esistente. Per questo si suggerisce di affrontare anche questioni relative a finalità e ruolo del social housing, investimenti economici nel settore dell’abitare e nuove politiche per l’abitare.
ATELIER 7
• L’Italia tra palinsesto e patrimonio
Coordinano: Francesco Gastaldi, Nicola Martinelli
I beni culturali, architettonici e paesaggistici costituiscono tra gli altri un importante capitale dimenticato del Paese su cui investire. Tutela, valorizzazione, promozione delle risorse culturali e paesaggistiche rappresentano nel loro insieme un ambito strategico per la ricapitalizzazione del territorio e delle città. Allo stesso modo e con la stessa portata, la progettazione e la sperimentazione di scenari inediti – attraverso cui ricollocare, riusare, riciclare la città antica e i paesaggi culturali – scardinano vecchi modelli ancora resistenti nelle pratiche, e contribuiscono a ripensarne e a gestirne la modificazione. In questa cornice di senso, il turismo rappresenta un potenziale strumento di valorizzazione del territorio ma allo stesso tempo rischia di essere un possibile strumento di depredazione/depauperazione.
ATELIER 8
• Acqua, mobilità, energia: riciclare infrastrutture
Coordinano: Lorenzo Fabian, Michelangelo Savino
Le infrastrutture stradali sono spesso emblema di un modello di mobilità inadatto a rispondere agli obiettivi di riduzione delle emissioni e alla realizzazione di eque politiche economiche e di accessibilità. Le reti dell'acqua e le infrastrutture del suolo sono inadeguate o insufficienti a fare fronte alle sfide poste dalle mutazioni del clima e dal dissesto idrogeologico. Le reti energetiche e tecnologiche sono fortemente dipendenti dai combustibili fossili. Le ferrovie minori, spesso degradate, sono ancora struttura fondamentale di un possibile uso allargato del territorio. Questo elenco aperto di infrastrutture territoriali, nel secolo scorso supporto fondamentale dello sviluppo economico e della modernizzazione del Paese, oggi deve essere ripensato entro progetti integrati e non settoriali, capaci di assorbire entro la stessa cornice di senso i temi sociali, ambientali, energetici e di rivalutazione, anche spaziale, del paesaggio italiano.
ATELIER 9
• Beni collettivi e protagonismo sociale
Coordinano: Ruben Baiocco, Paola Savoldi
Con questo atelier ci si propone di realizzare un confronto sugli effetti del cosiddetto “protagonismo sociale” nelle modalità di creazione, produzione e gestione di beni collettivi (non necessariamente di proprietà pubblica), come un campo di sperimentazione potenziale per interrogare (e innovare) la relazione fra istituzioni preposte al governo urbano, saperi e società. Beni collettivi (o si voglia, comuni) che possono dirsi tali per una domanda di uso da parte di gruppi e associazioni di comunità, che si attivano e si (auto)organizzano per il riconoscimento e la produzione di una “funzione sociale della proprietà”, determinata da usi, funzionalità, forme di gestione, accessibilità, alternative sia alle logiche del mercato privato e sia a quelle della produzione di servizi pubblici.
I papers devono proporre letture geografiche e/o storiche delle forme e dei processi di trasformazione in atto nel nostro Paese. Devono configurarsi come studi di caso, scavi in profondità capaci di proiettare i temi trattati verso il futuro, di conseguenza riflettendo su quale sia lo spazio di intervento che si apre oggi all’urbanistica: quali piani, scenari, vision, politiche, processi, progetti.
ABSTRACT DELLA CONFERENZA
Gli abstract non devono superare le 3.000 battute (spazi inclusi) e devono contente i seguenti dati:
I. Titolo, Autore/i, Recapiti, Affiliazione, Atelier di riferimento, parole chiave (in numero di 3);
II. Tesi sostenuta
III. Campo entro il quale la tesi trova argomentazioni;
IV. Prospettive di lavoro.
AVVERTERNZE IMPORTANTI:
Una diversa articolazione dell’abstract sarà motivo di esclusione.
SCADENZE
Gli abstract dovranno pervenire entro lunedì 2 Marzo 2015 per la preventiva approvazione al seguente indirizzo email: siu.conferenza2015@italia45-45.it .
Il comitato scientifico della SIU, dopo aver valutato le diverse proposte ricevute, darà comunicazione agli interessati dell’accoglimento delle proposte.
I paper, di lunghezza non superiore a 20.000 battute (spazi inclusi), oltre a eventuali figure e tabelle, dovranno pervenire al suddetto indirizzo email entro lunedì 4 maggio 2015. Il layout per la redazione dei Full Papers sarà disponibile nei prossimi mesi.
SPESE DI ISCRIZIONE
Partecipazione alla sola conferenza
Senior 150,00 € / Junior 80,00 € (ridotti a 140,00 € e 70,00 € se versati entro il 24 maggio)
Partecipazione alla sola conferenza per soci SIU (individuali o affiliati a un socio istituzionale)
Senior 120,00 € / Junior 60,00 € (ridotti a 100,00 € e 50,00 € se versati entro il 24 maggio)
Iscrizione individuale alla SIU per il 2015 (non richiesta se affiliati a un socio istituzionale)
Senior 100,00 € / Junior 50,00€
Partecipazione alla conferenza + iscrizione individuale alla SIU per il 2014
Senior 200,00 € / Junior 100,00 € (ridotti a 180,00 € e 90,00 € se versati entro il 24 maggio)
Nota 1: Sono considerati 'Senior' il personale di ruolo di Atenei e Pubbliche amministrazioni di qualsiasi età, nonché tutti i partecipanti maggiori di anni 40. Sono considerati 'Junior' gli assegnisti di ricerca e i dottorandi di età inferiore ai 40 anni.
Nota 2: Prima di versare la vostra quota di Iscrizione alla Conferenza Nazionale SIU 2015 verificate se siete afferenti a un Socio Istituzionale SIU. La lista dei Soci Istituzionali è riportata nella Sezione 'About' | Soci Istituzionali SIU
MODALITA’ DI PAGAMENTO
• Bonifico sul conto corrente intestato a:
SOCIETÀ ITALIANA DEGLI URBANISTI
Via Bonardi 3, 20133 Milano
Presso: Banca Popolare di Sondrio
IBAN IT29 J056 9601 6200 0001 0007 X37 | BIC ‐ SWIFT P0S0IT22
Causale: CONFERENZA SIU VENEZIA
• Pagamento con carta di credito:
a partire dal mese di marzo 2015 sul sito www.societaurbanisti.it > Sezione 'XVIII Conferenza 2015'
CONTATTI
Email: siu.conferenza2015@italia45-45.it
Web: www.societaurbanisti.it