Progetti e Ricerca

Ricchezza e molteplicità dei molti discorsi sul paesaggio rischiano di subire inevitabili riduzioni nel momento in cui si cerca di dare loro traduzione operativa in strumenti di intervento nel territorio, alle diverse scale. Il complesso processo che questa traduzione comporta fa emergere la necessità di affrontare alcuni nodi tematici, cui rimandano i contributi presentati in questa sessione. Riconoscere come la ricerca possa diventare decisiva nell’attribuire una riconoscibilità al progetto di/per il paesaggio e come questo possa dare valore alla ricerca accogliendone gli esiti spinge a ragionare su un rapporto di reciprocità tra riflessione e pratica che non può e non deve essere eluso.

Affrontare questo rapporto significa riconoscere come il progetto possa diventare lo strumento attraverso cui la ricerca trova campo di validazione, suggerendo questa modi diversi (di lettura, interpretazione, intervento) con cui il progetto può dare ragione a differenze, valori e immaginari colti nei diversi luoghi per costruire immagini di paesaggio. La ricerca può, d’altro canto, diventare un mezzo per porre i limiti all’arbitrarietà di molti progetti, offrendo fondamento alle interpretazioni di paesaggio che questi restituiscono, recuperando in questo tradizioni di studi che possono acquistare rinnovata utilità nell’affrontare contesti specifici. Può, inoltre, aiutare a ricomporre la gamma degli strumenti utilizzati alle differenti scale in cui ci si trova ad operare, divenendo tramite per un’idea di paesaggio che concorra a ridefinire, dalla prossimità al territorio, le relazioni tra spazio e società.

  • Sottosessione 1/Ricerca
    Invited speaker
    : Patrizia Gabellini
    Discussant
    : Paola Di Biagi con Sara Basso
    Interventi programmati
    : Bruno Gabrielli, Maurizio Carta, Mosè Ricci, Attilia Peano

La ricerca di un’operatività efficace del concetto di paesaggio – concetto che rischia di rimanere sfuggente pur nella sua pervasività - permette di riconoscere più specifici ambiti di questioni su cui sono stati invitati a riflettere i partecipanti a questa sessione.

Un primo ambito attiene ai temi relativi al rapporto tra paesaggio e nuovi strumenti per il processo di pianificazione e impone di guardare alla natura di questi strumenti, alla loro capacità di cogliere e restituire visioni e interpretazioni di paesaggio multiscalari (dal territorio alla dimensione della comunità locale), di guidare le trasformazioni senza essere vincolanti, di preservare le permanenze ammettendone la trasformazione ecc…

Un secondo campo di riflessione attiene alla revisione degli strumenti già esistenti (es. piani paesistici) e alla loro relazione con i piani urbanistici, laddove si richiede una maggiore coerenza e coordinamento tra gli stessi strumenti, anche in considerazione della diversità degli interessi coinvolti, nell’ottica di tutelare un emergente – seppure non ancora giuridicamente riconosciuto – diritto al paesaggio.

Il terzo ambito guarda al rapporto tra piano e progetto, rimandando alla necessità di non disperdere nei passaggi di scala le indicazioni guida dei piani e la ricchezza che spesso connota le visioni in essi contenuti, ma anche la capacità del progetto di farsi tramite per il paesaggio nel riconoscere, attribuire valori e consolidarli, diffondendone la conoscenza anche tra coloro che ne fruiscono solo occasionalmente.

Infine, un ultima riflessione è rivolta alla formazione di figure professionali capaci di istruire i processi di piano/progetto e coordinarli nelle loro diverse fasi di attuazione.

I paper
La formazione per il paesaggio tra percorsi di ricerca e applicazioni progettuali
Angela Alessandra Badami
La pianificazione paesaggistica siciliana dai vincoli ai livelli di tutela
Domenico Costantino
La sostenibilità negli strumenti e nelle azioni mirate al paesaggio
Ilaria Delponte, Francesca Pirlone
Dalle unità di paesaggio agli ambiti paesaggistici. Il paesaggio nel PTCP della provincia di Parma
Fiorella Felloni
Atlante dei paesaggi piemontesi conoscenza e valorizzazione
Attilia Peano, Claudia Cassatella e Angioletta Voghera

  • Sottosessione 2/Piani e Progetti
    Invited speaker:
    Alberto Clementi
    Coordinamento
    : Mosè Ricci con Massimo Angrilli
    Interventi programmati
    : Mariolina Besio, Maurizio Carta, Paolo Fusero, João Nunes, Jordi Sardà, Armando Sichenze,  Roberto Gerundo, Alberto Ziparo

I paper
Il paesaggio nel Piano del Parco delle Cinque Terre
Mariolina Besio, Daniele Virgilio
Il paesaggio oleovitivinicolo: l”identità del territorio Piceno. Il caso di Ripatransone
Camaioni Chiara
Urban & Mobility,
Maurizio Caroselli
Il piano paesaggistico del partinicese, corleonese e dei Monti Sicani. Armature e strategie
Maurizio Carta
Paesaggi lenti
Ippolito Fabrizia
Palermo: il parco fluviale dell”Oreto come centralità catalizzatrice di questioni ed opportunità, Barbara Lino
Sintassi e interpretazione linguistica del paesaggio. Spunti di ricerca dal Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale Comunale di Vibo Valentia
Francesca Moraci, Celestina Fazia
Il ruolo delle risorse sociali e simboliche come interpretazione maieutica ed euristica del territorio
Andrea Marçel Pidalà
Un “tipo” di paesaggio come luogo del confronto tra urbanistica e architettura
Raffaella Riva Sanseverino
Interpretare le risorse culturali: paesaggi in trasformazione nel partinicese, nel corleonese e sui Monti Sicani
Daniele Ronsivalle
Urbanistica e paesaggio verso il “contratto sociale”. Analisi di un PRG
Valeria Scavone
Strumenti innovativi per la definizione di modelli conoscitivi integrati
Claudio Schifani
Osservatòri del paesaggio come strumenti di conoscenza e accompagnamento delle trasformazioni. Il caso del Delta del Po
Maria Chiara Tosi
Leggere il paesaggio, pianificare con lo sguardo
Bruno Zanon, Alessandro Franceschini

 

Sara Basso, architetto, dottore di ricerca in urbanistica, DPAU Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Trieste

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